giovedì 30 settembre 2010

Ecco il segreto per “spaccare” su Facebook ;-)

Scritto da paolo.moro |

Ti sei mai chiesto se esiste un "segreto" per "spaccare" su Facebook? No, un solo segreto non esiste: ne esistono ben 10! Li puoi vedere nel seguente video. Non ti posso promettere il successo sul più famoso social network, ma garantisco che ti spaccherai dalle risate. :D Se, invece, vuoi fare le cose sul serio segui il sito Facebook Strategy di Alessandro Sportelli. Trovarei un sacco di risorse utili, sia gratuite sia a pagamento. Tra quelle gratuite, ci sono dei video tratti dallo SMAU, una guida da scaricare e diversi articoli.




La notizia e' stata pubblicata su alVerde.net

Un' altra buona risorsa in Inglese e' ;

==> Facebook Fanpage Blueprint

venerdì 17 settembre 2010

Virtual Box per Integrare Linux e Windows

Normalmente uso Linux sul mio PC, ma talvolta ho bisogno di utilizzare applicazioni Windows.

L' approccio tradizionale di utilizzare un sistema con "double boot" e di usare Grub o altri booting managers per lavorare in Linux o Window non e' soddisfacente. Ho quindi deciso di cercare un prodotto che mi consentisse di lavorare con entrambi i sistemi operativi sullo stesso deskop.

In passato ho usato win4lin, ma ho visto che questo prodotto non e' piu' sviluppato e neanche supportato. Ho deciso pertanto di provare Virtual Box, , una piattaforma di virtualizzazione sviluppata inizialmente dalla Sun Micro Systems e recentemente passata sotto la gestione di Oracle, dopo la sua acquisizione della Sun.

Ho installato VirtualBox sulla mia macchina con OpenSuSE 11.3 Linux e quindi ho installato Windows XP come sistema operativo guest di Virtual Box.

Ho visto che l' installazione e' semplice e sicura ed attualmente sono pienamente soddisfatto dei risultati.

Questo sistema permette una integrazione completa perche' Windows puo' accedere alle directory Linux che sono dichiarate in Virtual Box come shared folders.

Tuttavia all' inizio ho avuto diversi problemi ad attivare questa integrazione perche' gli shared folder dichiarati in Virtual Box non venivano riconosciuti da Windows.

Ho scritto una relazione completa sulle mie esperienze che descive anche come sono riuscito alla fine a risolvere i problemi di integrazione descritti prima.

Potete leggere la relazione (per ora solo in Inglese) al sito Datamission.co.uk.

giovedì 9 settembre 2010

openSUSE Geeko logo

Si riducono ulteriormente i giorni che separano openSUSE 11.3 dal rilascio ufficiale: gli sviluppatori del progetto hanno infatti reso disponibile la settima e ultima milestone di questa versione.

Dopo gli aggiornamenti allo stack grafico nella precedente milestone, openSUSE 11.3 m7 vede l’arrivo di Linux 2.6.34 (prende il posto del 2.6.33) e il supporto a Btrfs, ora selezionabile durante il processo di installazione.

Per quanto riguarda il compartimento desktop vengono segnalati aggiornamenti per KDE, GNOME e LXDE, oltre all’aggiunta delle personalizzazioni grafiche tipiche di openSUSE; i possessori di netbook, invece, potranno godersi le migliorie apportate a Moblin e a KDE Plasma Netbook.

Il rilascio finale di openSUSE 11.3 è previsto per il 15 luglio e verrà preceduto da due release candidate, la prima delle quali dovrebbe arrivare il 17 di giugno (stando alla roadmap pubblicata).


La notizia originaria e' stata pubblicata a http://www.oneopensource.it

OpenSuSE 11.3 e' ormai disponibile e diverse persone hanno fatto con successo upgrade dalla versione 11.2

Per maggiori informazioni visitate il mio blog Inglese http://mariopesceuk.blogspot.com

lunedì 6 settembre 2010

Recensione: iPad Wi-Fi + 3G (test prestazioni 3G e Wi-Fi)

Un dispositivo come l’iPad Wi-Fi 4 copia.gif deve essere sempre collegato ad un network Wi-Fi per poter navigare sul Web, consultare la posta e giocare con gli amici online. L’iPad Wi-Fi + 3G, grazie al supporto per la tecnologia 3G, permette di essere sempre online anche quando occasionalmente non è disponibile una rete Wi-Fi.

Le differenze tra i due modelli sono poche. Esternamente, l’iPad 3G è quasi identico al modello Wi-Fi, ed entrambi offrono quasi le stesse funzionalità, ad eccezione di quelle relative alla rete 3G.

Per queste caratteristiche extra, i modelli 3G costano 100 Euro in più rispetto ai fratellini “solo Wi-Fi”: €599 per la versione 16GB, €699 per il 32GB e €799 per il più capiente modello da 64GB. Per poter utilizzare il servizio 3G, bisogna sottoscrivere uno dei piani pensati appositamente per l’iPad da Vodafone e 3 Italia. Sfortunatamente, TIM, che offre una maggiore copertura grazie alla rete EDGE (leggere anche Test: confronto iPhone 3GS con scheda 3 Italia, TIM, Vodafone e Wind), non sembra essere interessata al tablet Apple e non ha predisposto alcun piano tariffario ad hoc.

Prestazioni 3G

Se avete un iPhone 3GS 4.5.gif , allora potete già avere un’idea delle prestazioni 3G dell’iPad dal momento che i due dispositivi utilizzano lo stesso hardware.

Per quanto riguarda le prestazioni Wi-Fi, a differenza dell’iPhone 3GS, l’iPad supporta il più veloce 802.11n, quindi non c’è competizione tra i due. Anche se non è molto scientifico, ho fatto un test di velocità utilizzando l’applicazione gratuita Speed Test, e la superiorità della connessione Wi-Fi è risultata evidente. A sinistra i risultati del test utilizzando il network locale di casa mia Alice ADSL 7 mega, a destra quello 3G della scheda TIM “trasformata” in Micro-SIM.

SpeedTest iPad 3G

Ovviamente, le prestazioni variano molto a seconda del tipo di abbonamento ADSL, se si utilizza un router “n” o meno, e per quanto riguarda il 3G, dalla qualità della rete cellulare del proprio gestore nella zona in cui ci si trova.

iPad 3G test YouTube

Se vivete, studiate, lavorate, o comunque trascorrete gran parte del vostro tempo in un posto con un’
ottima copertura 3G, l’iPad 3G può essere perfettamente utilizzabile per i compiti più comuni, come consultare le e-mail, navigare sul Web, controllare i feed RSS e i vari siti social network come Facebook o Twitter.

Ma quando si è impegnati in attività più intense, i limiti nella rete 3G emergono tutti. Ad esempio: la qualità di un video in streaming visto attraverso la connessione 3G (foto sopra), è stata notevolmente inferiore a quella della stessa clip via Wi-Fi (sotto). Tuttavia, la qualità del video varia enormemente a seconda della propria posizione. In alcuni casi, la qualità è risultata migliore di quella che si vede nello screenshot a lato, anche se sono stato costretto a disattivare/riattivare l’opzione Dati cellulare dell’iPad nel tentativo di stabilire una migliore connessione 3G.

A causa della loro bassa qualità, ho scoperto che la maggior parte dei video di YouTube in streaming su reti 3G sono praticamente inguardabili sull’iPad per via della maggiore risoluzione del display rispetto a quello dell’iPhone.

In generale, quasi tutte le operazioni che si fanno utilizzando la banda larga, dallo streaming video al rendering della grafica pesante di alcune pagine Web, richiedono più tempo per essere portate a termine con la connessione 3G, ma quando si è in giro senza la possibilità di collegarsi ad una rete Wi-Fi, non è un gran fastidio.

Piani tariffari

L’iPad Wi-Fi +3G è venduto sbloccato, cioè è possibile utilizzarlo con una Micro-SIM di un qualsiasi operatore telefonico. Per quanto riguarda i piani tariffari, l’iPad come l’iPhone è un dispositivo che necessita di un piano a consumo (megabyte) e non ha tempo perchè quest’ultimo genere di tariffe degli operatori italiani sono a scatti di 15 minuti anticipati indipendentemente dalla reale permanenza in rete. Quindi, se con l’iPad si consulta la posta elettronica per pochi secondi, comunque saranno sottratti 15 minuti. Per questo motivo, conviene dirigere il proprio interesse verso un piano tariffario per iPad che prevede la navigazione Web in megabyte (MB) a scalare di Vodafone o di 3 Italia (per tutti, non è previsto un obbligo minimo di durata del contratto).

Sfortunatamente solo Vodafone offre un piano di pagamento 3G à la carte, ma è caro: 2 Euro al giorno se ci si collega ad internet.

Come evidenziato nell’articolo Prime impressioni: iPad Wi-Fi + 3G, manca la sezione “Cellular Data Account” disponibile solo per gli utenti americani AT&T che permette di gestire l’abbonamento e di monitorare il traffico dati internet direttamente dall’iPad. Quindi, non rimane che affidarsi agli avvisi via SMS del proprio gestore che segnalano l’approssimarsi dell’esaurimento del monte MB di navigazione. In alternativa, si può fare riferimento alle informazioni della sezione “Dati rete cellulare” in Impostazioni/Generali/Utilizzo che indica solo i dati usati dalla rete cellulare ed esclude quelli che viaggiano su Wi-Fi, ma bisogna ricordarsi di azzerare manualmente le statistiche quotidianamente o mensilmente a seconda se si dispone di un limite di MB giornaliero o mensile, rispettivamente.

iPad 3G recensione

Per monitorare i dati del traffico internet, si può far ricorso a qualche applicazione disponibile su App Store. Vodafone ha rilasciato My 190 per iPad (freeware), ma il supporto per i contatori per le promozioni dati dell’iPad saranno disponibili solo quest’estate. Per monitorare i dati internet di 3 Italia, invece, sotto copertura 3G si può lanciare Safari e digitare portale3.tre.it/sc/ (la navigazione è gratuita). In alternativa, sempre su App store facendo una ricerca in base al nome del proprio operatore telefonico, è possibile trovare numerose applicazioni non ufficiali i che permettono di monitorare lo stato del proprio piano dati internet.

Batteria

La tecnologia 3G inclusa con l’iPad fa sorgere una domanda quasi spontanea: in che misura incide sulla durata della batteria? Dalla mia esperienza, è emerso che la connessione 3G ha un impatto notevole, anche se non così “drammatico” come si potrebbe temere. Con il modello Wi-Fi, fino adesso, difficilmente sono stato costretto a ricaricarlo durante il giorno, mentre con l’iPad 3G la batteria non dura 24 ore.

Ma bisogna ricordare che l’aggiunta del supporto 3G e GPS significa che l’iPad include quattro chip radio separati che possono essere tutti attivi simultaneamente (collegamento cellulare, Wi-Fi, GPS e Bluetooth) mettendo a dura prova la batteria. Con un utilizzo diversificato 3G e Wi-Fi dalle 8:30 alle 17:30, la batteria dell’iPad 3G mediamente scende al 40%, che è molto più basso di quanto rimane dopo un giorno intero di utilizzo medio con il mio iPad Wi-Fi.

C’è la possibilità di disattivare la connessione cellulare in Impostazioni/Dati cellulare e utilizzare solo il Wi-Fi. Si tratta di un’utile opzione, soprattutto se si trascorre molto tempo in un posto in cui l’iPad è costretto a “lottare” per collegarsi alla rete cellulare. Conviene lasciare la connessione dati cellulare disattivata e utilizzarla solo quando necessario.

iPad pannello dati cellulare

Considerazioni finali

L’iPad 3G è un buon dispositivo, al pari del modello Wi-Fi, ma in più permette di collegarsi in qualsiasi momento ad internet, se ovviamente è disponibile il segnale del proprio operatore. Superato di slancio il problema del maggior costo del modello dell’iPad 3G (solo €100 in più), la vera domanda da porsi è: vale la pena di aggiungere il costo mensile o giornaliero di un piano tariffario 3G?

Punteggio (da 1 a 5): 4 copia.gif

Pro: possibilità di collegarsi ad internet ovunque grazie al 3G.

Contro: il 3G scarica rapidamente la batteria; offerte piani 3G poco allettanti.

Prezzo: €599 (16GB), €699 (32GB) e €799 (64GB), disponibili su Apple Store.

Produttore: Apple.



L' articolo e' stato inizialmente pubblicato su Spider-Mac.com

venerdì 3 settembre 2010

Store Amazon: Ora Anche in Italia Si Potra' Acquistare


Gli internauti italiani possono finalmente acquistare dagli store Amazon, con costi di spedizione a partire a 6 euro. Amazon apre finalmente le porte agli italiani, non si parla ancora di un vero negozio, bensì della possibilità di godere degli sconti e delle spedizioni a costo agevolato, applicati da Amazon.co.uk, Amazon.de e Amazon.fr.


Anche gli italiani, potranno comprare a prezzi bassi e con consegne veloci da uno qualunque dei siti web europei di Amazon.


E non parliamo solo di libri, DVD, ma anche di prodotti di elettronica, articoli per la casa e la cucina, Fai da Te e ferramenta, accessori e ricambi per auto, articoli sportivi, abbigliamento, scarpe, giocattoli e articoli per l’infanzia, gioielleria, orologi, programmi software e videogame.

Interessanti i costi di spedizione che vanno da 6 euro (tre giorni per la consegna) a 10 euro (uno o due giorni per la consegna).

Siamo lieti di offrire agli italiani una gamma di prodotti che risulteranno di particolare interesse ad esempio Amazon.co.uk può fornire una scelta di oltre 55.000 titoli fra libri e DVD in lingua italiana, ha spiegato Diego Piacentini, Senior Vice President International di Amazon.
Finalmente le grosse aziende sul web spingono il mercato italiano.

La notizia e' stata inizialmete pubblicata su http://www.mondotechblog.com

Su Amazon UK sbarca il Kindle Store

Sul sito britannico di Amazon compare il Kindle Store.
La notizia vera, sarebbe l'arrivo anche in Italia di Amazon, ma cicca, come si dice.


Chi ha pubblicato (come il sottoscritto), un libro sullo store statunitense, e aveva spuntato l'opzione "Worldwide Rights – all territories", non ha da fare altro. Tranne eventualmente scegliere un prezzo differente rispetto a quello applicato su quello statunitense.

Chi viceversa non lo ha fatto, può recarsi nel proprio "BookShelf", premere sul pulsante "Actions" e dal piccolo menu a discesa scegliere: "Edit rights, royalty, and pricing."



A questo punto basta selezionare "Worldwide Rights – all territories", e poi, in basso, scegliere se lasciare il prezzo in Dollari (che viene convertito automaticamente in Sterline); oppure stabilirne un altro.


Conferma che tu possiedi i diritti della tua opera in tutto il mondo, quindi salva tutto. Nient'altro.

Pubblicare ebook su Amazon: come fare

Aggiornamento. L'acquisto però è consentito solo a chi risiede nel Regno Unito. Chi abita altrove, sarà indirizzato su Amazon USA.

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